La sera entra il freddo dalle strade e si percepisce subito la differenza: vetri che si appannano, un leggero vento vicino agli infissi, e la caldaia che lavora più a lungo. In molte case la sensazione di dispersione inizia prima che il termostato segnali la necessità di accendere di più. Gli specialisti del settore mostrano come una semplice operazione sui tendaggi possa ridurre questa perdita di calore e migliorare il comfort domestico, senza interventi invasivi. Un dettaglio che molti sottovalutano è proprio il momento in cui vengono abbassate le tapparelle: non è solo una questione estetica, ma una scelta che incide sulla gestione del clima interno.
Quando abbassare le tapparelle
Le raccomandazioni degli esperti convergono su un principio chiaro: intervenire prima che la temperatura esterna scenda bruscamente, non dopo. In pratica, è utile abbassare le tapparelle nel tardo pomeriggio o nel primo tratto della serata, quando la temperatura esterna inizia a diminuire rispetto a quella interna. Questo crea un effetto barriera: l’aria ferma tra serramento e tendaggio riduce la dispersione di calore attraverso il vetro. Lo raccontano i tecnici del settore e lo osservano gli operatori del riscaldamento in diversi contesti urbani e rurali.
Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è che, nelle abitazioni italiane con infissi datati, il flusso termico verso l’esterno è più consistente nelle ore subito dopo il tramonto. Per questo motivo l’azione preventiva — abbassare le tapparelle prima del calo termico significativo — è più efficace di un intervento tardivo. Inoltre, chi vive in zone con escursioni termiche marcate tra giorno e notte trae un beneficio maggiore dalla chiusura programmata delle schermature.
Non si tratta di una soluzione unica: la qualità delle tapparelle, la presenza di guarnizioni e la tipologia di finestra contano. Tuttavia, il principio rimane valido in molte case e in diverse regioni d’Italia: agire per tempo aiuta a mantenere la temperatura interna più stabile e limita la necessità di aumentare il riscaldamento.
Come regolare i tendaggi per ridurre le dispersioni
Per ottenere un effetto tangibile sulla conservazione del calore è utile combinare più accorgimenti pratici. Ecco come intervenire in modo semplice e concreto: abbassare le tapparelle completamente durante la sera, utilizzare tende pesanti come strato interno nelle stanze più fredde e verificare che la finestra sia correttamente sigillata. Secondo alcuni studi recenti, questa combinazione contribuisce a un miglioramento complessivo dell’efficienza energetica percepita in casa, specialmente nelle abitazioni con serramenti non a tenuta perfetta.
Un dettaglio che molti sottovalutano è l’importanza della sequenza: prima la chiusura esterna (tapparelle o persiane), poi la chiusura delle tende interne. Questo doppio strato crea uno spazio d’aria che funge da isolante. Anche la scelta dei materiali fa la differenza: tende più spesse e con fodere termiche aumentano l’effetto barriera senza interventi edili. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è la differente resa nelle stanze esposte a sud rispetto a quelle a nord: nelle prime conviene sfruttare il guadagno solare nelle ore diurne e richiudere la sera.
Infine, per chi cerca praticità, esistono soluzioni semplici come segnare l’orario serale di chiusura in base al tramonto locale o utilizzare automatismi programmabili per le tapparelle. Non è necessario aspettare normative o incentivi per cominciare: piccoli cambiamenti nelle abitudini domestiche portano effetti concreti. L’aspetto rilevante è che, nel corso dell’anno, la gestione attenta dei tendaggi si traduce in un minor lavoro per gli impianti di riscaldamento e in una percezione di maggiore comfort tra chi vive in casa.